Anche se dall'ultimo mio intervento sul blog moltissime esperienze hanno attraversato la mia esistenza, ho deciso oggi di puntare su un argomento leggero, rimandando alla prossima occasione il racconto dei ben più seriosi fatti accaduti.
Eccomi, quindi, pronto a raccontarvi un'altra mia piccola gioia e, come spesso accade quando si tratta di gioie nella mia vita, devo ringraziare la mia piccola e dolce Terry perché ciò sia accaduto.
Dovete sapere, infatti, che il 18° giorno di questo mese è il mio compleanno e per questa occasione la mia Terry ha deciso di regalarmi un piccolo upgrade alla mia Alfa Romeo 147: sensori di parcheggio e fari allo xeno.
La prima scelta è dovuta alla necessità di ovviare ad una caratteristica della mia auto che, avendo il lunotto posteriore piccolo e piuttosto alto, ha una visibilità al posteriore piuttosto scarsa, soprattutto in fase di parcheggio. Avevo già visto i sensori all'opera sulla Laguna di mio padre e pertanto prima di prendere questa decisione avevo saggiato la loro validità.
I secondi ai più potranno sembrare un fatto puramente estetico, ma chi mi conosce sa bene che non baso mai le mie scelte su fattori di questo tipo. L'essere "cool" non ha mai fatto parte del mio modo d'essere e in tal caso, quindi, consideriamolo semplicemente come un piacevole effetto collaterale. Le vere motivazioni che mi hanno spinto a scegliere i fari allo xeno sono due: il basso costo alla quale la mia ragazza li ha trovati (ricordate? il padre ha una concessionaria Peugeot) e l'ottimo incremento di visibilità che comportano, provare per credere.
Una curiosità: i fari allo xeno hanno una luce dalla gradazione di colore più bianca e fredda rispetto alle lampadine ad incandescenza. Nelle due foto che ho pubblicato notate come a seconda dell'esposizione dell'obiettivo della macchina fotografica si ottiene un effetto bianco o azzurrastro.