Chi mi conosce sa bene che i videogames rappresentano una fetta importante del mio svago. Del resto a loro devo la mia passione per la programmazione, per l'hardware e, più in generale, per l'informatica. Ho iniziato con un Commondore 64 come tanti, ma non mi sono mai fermato al semplice "giocare": ho sempre voluto imparare come i programmatori davano vita ad applicazioni così affascinanti e, almeno in parte, posso dire di averlo fatto.
Il titolo che vi presento oggi e che ho recentemente completato è Mass Effect. Questo interessante action RPG riprende molti aspetti di un altro gioco a me molto caro, KOTOR, con il quale condivide sia la logica della crescita del personaggio, che, per buona parte, il sistema di combattimento.
La trama è abbastanza interessante: siete il comandante di una sorta di organizzazione delle nazioni unite, a livello intergalattico però, e dovete combattere la crescente minaccia di una specie aliena composta da macchine senzienti e capitanata da un membro delle unità speciali SPECTRE che spera così di salvarsi dal loro attacco. Non voglio rovinare la sorpresa ai più, ma risulterà abbastanza evidente che queste macchine sono ben più di una minaccia: sono alla base della maggioranza delle scoperte tecnologiche fatte dall'uomo e da tutte le altre razze organiche dell'universo, scoperte che loro hanno volontariamente reso disponibili.
Era da diversi mesi che non mi facevo coinvolgere da un gioco. Del resto il tempo libero diventa una risorsa sempre più rara, che bisogna sapersi conquistare. Il mio giudizio complessivo su Mass Effect è molto positivo: graficamente appagante, la storia principale si snoda in modo avvincente e nel finale si rimane appagati. Unico appunto: le missioni secondarie, tipiche di questa tipologia di gioco, non sono altrettanto curate e risultano essere per lo più ripetitive, specie nelle ambientazioni. Affrontatele, quindi, solo per acquisire punti di esperienza e migliorare le vostre caratteristiche ed il vostro equipaggiamento.