Con l'arrivo del nuovo anno ho deciso di costruire qualcosa che desideravo da diverso tempo: un Home Theater PC. Si tratta essenzialmente un computer dedicato esclusivamente alla riproduzione di contenuti multimediali. Ci sarà modo di approfondire l'argomento nella prossima puntata. Quello che voglio raccontarvi oggi è ciò che ha comportato l'arrivo di questo HTPC.
Dovete sapere che camera mia è sempre stata nel caos per diverse ragioni. La prima è che non sono una persona molto ordinata. In realtà ritengo che il disordine da me generato rappresenti un mio ordine interno ed infatti, paradossalmente, quando tutto è in disordine riesco a ritrovare ciò che cerco, mentre quando qualcuno mette in ordine le mie cose, non trovo mai niente. Del resto penso che questo sia molto comune. La seconda ragione è che per anni ho acquistato riviste informatiche e dedicate ai videogames, riviste che non ho mai voluto cestinare e che pertanto da tempo rappresentano un elemento fondamentale dell'arredamento di camera mia. Inoltre avendo scritto recensioni per Hardware Upgrade dal 2003 al 2006, avevo in camera mia tutto l'occorrente (essenzialmente un secondo computer) dedicato ai test di schede video, schede audio, etc, oltre ad una miriade di pacchi e scatole, tale da fare invidia a qualche magazzino di un corriere di spedizione. Quest'ultima motivazione, tuttavia, da quando ho finito l'università ed ho iniziato a lavorare, non esiste più e nonostante tutto non ho mai messo realmente in ordine il tutto.
A questo punto qualcuno si potrebbe chiedere cosa c'entra l'HTPC con il caos di camera mia. La risposta è che ho colto l'occasione di far posto all'HTPC per rivoluzionare completamente camera mia. In particolare ho buttato tutto ciò che era legato alle recensioni (vecchi pacchi ormai vuoti e case inutilizzati ed inutilizzabili) e tutte le riviste. Dopo aver spostato queste ultime nell'ingresso della mia casa, pronte ad essere riciclate, mi sono reso conto dell'importanza che hanno avuto nella mia vita. Ci sono tante cose che non avrei fatto se non avessi comprato e letto tutte quelle riviste. La mia voglia di divulgare il sapere informatico, così come la piccola carriera giornalistica che ne ha conseguito, è totalmente dovuta alla lettura di quelle riviste e, in particolare, di PC Professionale. Non scorderò mai il primo numero che comprai nel 1994, ad 11 anni, dove lessi una comparativa di oltre 30 schede video. L'argomento trattato mi piacque mi appassionò a tal punto da spingermi a scrivere recensioni. In generale quelle riviste rappresentano lo sfogo della mia passione per l'informatica, per i videogames e per la tecnologia in generale e se oggi sono un dottore in Informatica, lo devo in gran parte a questo trascorso.
La vista di tutte quelle riviste destinate al macero ha suscitato in me un'altra considerazione: se ho potuto comprarle ed ho potuto coltivare la mia passione informatica lo devo essenzialmente all'appoggio dei miei genitori. So che mia madre oggi sarebbe molto felice di vedere la mia camera pulita, ma nonostante tutto, sia lei che mio padre, non hanno mai ostacolato i miei interessi e questo, a mio avviso, significa che hanno raggiunto nella loro vita un traguardo formidabile: aver dato ai propri figli la libertà di esprimere le loro passioni. Spero che in futuro anche io possa avere la fortuna e le risorse per raggiungere questo traguardo.