Fin dai primi tempi in cui il formato di compressione video DivX iniziò a farsi strada nel mondo dei personal computer prima, e del home video dopo, ho sempre avuto il desiderio di costruirmi un piccolo personal computer pensato, costruito ed assemblato con lo specifico scopo di riprodurre DVD, video e contenuti multimediali di ogni genere.
Per chi non lo sapesse il DivX in quanto formato di compressione ha rappresentato una svolta notevole nel mondo della riproduzione video. Benché, infatti, fossero da tempo presenti vari codec per la compressione video, nessuno riusciva ad ottenere una qualità visiva simile a quella di un DVD occupando lo spazio di un CD. La storia del codec DivX è piuttosto articolata e non è questa la sede giusta per approfondirla (al riguardo vi rimando ad un mio interessante articolo pubblicato su Hardware Upgrade qualche anno fa), ma ciò che ci interessa conoscere in questa occasione è che consentiva di ottenere una qualità video soddisfacente riuscendo a comprimere un film su DVD di circa 1 ora e mezza, in un CD, naturalmente rinunciando all'audio in Dolby Digital che a sua volta veniva compresso in formato MP3. Nell'epoca in cui i masterizzatori DVD e i supporti vergini erano molto costosi, il DivX ha rappresentato quindi una svolta consentendo di effettuare backup di DVD in maniera economica.
Naturalmente basandosi su un algoritmo di compressione molto complesso, il DivX è un formato che richiede una discreta potenza di calcolo sia in fase di compressione, che durante la riproduzione. Nonostante i tempi di compressione, soprattutto diversi anni fa, possano dilungarsi ben oltre la durata del video da comprimere, in fase di riproduzione è necessario avere una potenza di calcolo sufficiente ad eseguire la decompressione in tempo reale, potenza ben superiore a quella richiesta per riprodurre un film su DVD. A tal scopo il formato DivX ha rappresentato una decisa svolta perché è stato il primo codec Mpeg4 ad essere supportato dai riproduttori multimediali home, il che significa che era possibile godersi filmati compressi in questo formato comodamente attraverso il proprio lettore dvd, senza l'ausilio di un computer. Il problema principale, tuttavia, è che contrariamente alla riproduzione su PC, i lettori DVD con supporto al DivX sono soggetti a diverse limitazioni: è possibile riprodurre solo filmati che rientrano in determinati parametri di bitrate e solo con alcune funzionalità non attive (come il quarter pixel o il GMC). Morale della favola, questi lettori spesso risultano essere limitati e limitanti nella varietà di video che sono in grado di riprodurre. Per porre fine a queste limitazioni, dopo aver acquistato ben tre diversi lettori DVD/DivX , ho deciso di fare un piccolo investimento economico e mi sono costruito, con l'aiuto del caro amico Paco, il mio primo HTPC.
Un Home Theater PC per essere definito tale deve avere una potenza di calcolo adeguata al target di riproduzione che ci si pone, deve essere di dimensioni compatte, deve essere silenzioso e, possibilmente, i consumi dovrebbero attestarsi su valori contenuti (40-50W, contro i 200-250W di un classico PC). E' molto difficile riuscire a rientrare in questi requisiti, ma fortunatamente già da qualche mese Intel ha presentato e commercializzato un processore che fa proprio al caso mio: l'Atom. I processori Atom sono processori x86 la cui architettura è notevolmente semplificata rispetto ai processori Core che possiamo trovare nei PC, e che, al contrario di questi ultimi, può vantare consumi particolarmente ridotti. La versione da me scelta è l'Atom 330 dual core che ha un TDP pari a 8 W (contro i 65-95-125 W dei più diffusi processori per desktop).
L'Atom non si vende singolarmente, ma solo integrato in schede madri mini-ITX. Io ho acquistato la scheda madre Intel D945GCLF2 (Little Falls 2), caratterizzata da un consumo complessivo (CPU + chipset) pari a circa 25 W. Purtroppo il chipset e, in particolare, la grafica integrata, è particolarmente obsoleta, ma considerando che non ho televisori HD Ready o Full HD, ho dimensionato il mio sistema in maniera da riprodurre adeguatamente filmati fino ad una risoluzione di 720p in formato H264. Il case scelto è il mini tower NILOX MI100, dalle dimensioni compatte, che supporta solo schede madri mini-ITX ed è completo di un alimentatore ATX da 300 W. Per quanto concerne l'hard disk la scelta è ricaduta su un Western Digital Caviar Green SATA, caratterizzato da consumi ridotti e da una rumorosità praticamente nulla.
Per abbattere la rumorosità prodotta dalla ventola dell'alimentatore io e Paco abbiamo dirottato la sua alimentazione spostandola dall'alimentatore stesso, allo specifico connettore che sta sulla scheda madre. Poiché è possibile regolare la velocità delle ventola dal BIOS, questa soluzione mi ha permesso di dimezzare il voltaggio della ventola, riducendone la velocità e, conseguentemente, la rumorosità. Naturalmente questa operazione potrebbe sembrare azzardata, ma considerando che il carico di lavoro per l'alimentatore sarà sempre ben al di sotto delle sue possibilità, non penso che ci saranno particolari problemi. Un altro ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo della silenziosità assoluta era rappresentato dalla ventolina che raffreddava il dissipatore del chipset della scheda madre. Come potete vedere nella fotografia di seguito, questo problema è stato risolto sostituendo la ventolina e relativo dissipatore, con un dissipatore passivo della Zalman specifico per chipset.
Un Home Theater PC non può definirsi tale se non ha un telecomando e questo semplice requisito posso assicurarvi che è più semplice pensarlo che attuarlo. Le difficoltà principali sono due: la scarsa reperibilità di telecomandi con ricevitori infrarossi sul mercato (di solito sono venduti in abbinamento a schede TV e non singolarmente) e l'integrazione del ricevitore infrarosso all'interno del case. Quest'ultimo punto, in particolare, ha fatto sudare letteralmente quattro camicie a me e al caro Paco. Una volta trovato il telecomando compatibile con Media Center (ho preso un Trust RC2400), integrare il suo ricevitore IR USB con il case è stato molto complicato. Poiché dovevamo portare il led ricevitore in una posizione frontale del case visibile all'esterno, l'idea di base è stata quella di aprire il ricevitore IT, dissaldare il LED IR, collegare ai suoi tre piedini tre cavetti in rame come prolunga e posizionarlo frontalmente in corrispondenza del led dell'hard disk. Purtroppo a causa della nostra scarsa esperienza, dissaldando il led dalla basetta del ricevitore, abbiamo staccato uno dei suoi piedini dall'interno del LED stesso. Morale della favola: abbiamo danneggiato irreparabilmente quel LED ricevitore. Per riparare il tutto abbiamo dovuto carognare uno dei lettori DVD/DivX dismessi, dissaldando il suo LED ricevitore, operazione eseguita con molto scetticismo (non eravamo sicuri che fossero dello stesso tipo), ma che fortunatamente ha portato al ripristino del ricevitore stesso ed al completamento del lavoro.
La foto sopra mostra la totalità dei cavi prolunga USB necessari per portare il ricevitore IR USB nella parte frontale del case, insieme alla scheda di rete wireless, anch'essa USB. Come potete vedere la situazione è piuttosto affollata, ma purtroppo questo è lo scotto da pagare se si vuole un case dalle dimensioni compatte.
Quest'ultima foto immortala il frontale del piccolo case. E' interessante notare che questo case, contrariamente a quasi tutti quelli delle medesime dimensioni, non richiede necessariamente l'adozione di un lettore ottico slim, ma è sufficiente un comunissimo lettore DVD. Nel complesso mi ritengo molto soddisfatto del lavoro eseguito: l'HTPC ha un aspetto gradevole, è molto silenzioso e riesce a riprodurre tutto ciò che deve senza esitazioni. Inoltre essendo dotato di scheda di rete wireless è collegato alla rete e, pertanto, riesco a riprodurre in streaming contenuti presenti sugli altri computer della casa senza che sia necessario masterizzarli.