International Data Corporation (IDC), uno dei più importante provider di informazioni relative alle analisi di mercato nel mondo, ha pubblicato nelle ultime settimane la situazione relativa al mercato degli smartphone per il secondo trimestre del 2014.
Tipicamente il secondo trimestre non è un trimestre particolarmente brillante per i mercati legati alla tecnologia in quanto non si tratta nè del terzo trimestre, detto back to school, significativo perché tipicamente racchiude le spese fatte in preparazione del rietro a scuola degli studenti, nè del quarto trimestre che è legato alle festività natalizie.
Ad ogni modo le dinamiche legate a questo periodo dell'anno sono condivise da tutti i produttori di smartphone e, pertanto, risulta comunque interessante analizzarlo per comprendere quale è lo stato della situazione prima dell'arrivo dei prossimi due trimesti più caldi.
La prima tabella che vi propongo espone i dati di market share e numero di unità immesse sul mercato dei primi 5 produttori di smartphone al mondo. Come sempre i dati vengono comparati con il medesimo periodo dello scorso anno in modo da valutare la situazione al netto delle dinamiche stagionali. Gli elementi più significativi a mio parere sono i seguenti. Il primo produttore al mondo di smartphone è Samsung che, però, rispetto ad un anno fa perde sia il 7,1% del market share passando dal 32,3% al 25,2%, che il 3,9% di unità vendute passando da 77,3 a 74,3 milioni. Apple vede una flessione del suo market share dal 13% al 11,9%, ma un incremento del 12,4% di terminali distribuiti passati da 31,2 a 35,1 milioni. Di tutti gli altri produttori, il più vivace è Huawei, produttore particolarmente noto in Cina, che raddoppia quasi il numero di smartphone distribuiti.
In questa prima analisi risulta già evidente che ci troviamo di fronte ad un incremento complessivo significativo del mercato degli smartphone in termini di numero di dispositivi venduti e questo si rispecchia in modo diverso sui due colossi Samsung ed Apple. La prima si sta facendo erodere il mercato dagli altri produttori e, in particolare, da Huawei, mentre Apple riesce a vedere un incremento del numero di dispositivi venduti, nonostante a livello globale il suo market share cali, il che è indice che il mercato sta crescendo prevalentemente nelle fasce di mercato medio basse, quelle non trattate da Apple.
E' interessante notare anche che tra i primi cinque produttori mondiali di smartphone manca Nokia/Microsoft, ma questo risulterà particolarmente evidente con la prossima tabella.
Questi dati mostrano la distribuzione in termini di market share e numero di dispositivi immessi sul mercato, suddivisi per sistema operativo mobile. Cominciamo da subito col dire che BlackBerry prosegue il suo inesorabile declino passando dal 2,8% al 0,5% del mercato. Possiamo in sostanza affermare che BlackBerry è prossima alla scomparsa.
Android vede un incremento sia del suo market share, che del numero di dispositivi complessivi, incremento che ricalca di fatto quello complessivo dell'intero mercato e che è ben rappresentato da Android in tutti i segmenti di mercato. iOS conferma i dati visti con Apple: il market share scende, ma il numero di dispositivi cresce del 12,7%.
La situazione più preoccupante a mio parere è evidenziata dalla piattaforma Windows Phone. Come già accennato nella precedente tabella, la piattaforma di Microsoft non solo stenta a decollare, ma è addirittura in recessione sia in termini di market share, che come numero di dispositivi. Questo dato è particolarmente preoccupante perché, come vedremo anche nel prossimo grafico, Windows Phone, esattamente come Android, copre tutti i segmenti di mercato e nonostante il mercato cresca, non è riuscito a crescere da nessun punto di vista, ma anzi è arretrato.
Questo interessantissimo grafico di IDC evidenzia per ogni sistema operativo mobile, quale è la distribuzione in percentuale delle vendite in base alla fascia di prezzo. Da questa analisi risulta evidente che Android e Windows Phone si rivolgono ai medesimi segmenti di mercato con la fascia bassa (entro i 200$) che rappresenta ben il 60% delle loro vendite complessive. Al contrario, Apple non ha una fascia bassa, ma vede oltre l'80% del suo mercato nel settore più profittevole, quello dei dispositivi che vanno dai 400$ in su. Questo spiega quanto già analizzato in precedenza: nonostante l'aumento del numero di dispositivi venduti, il market share di Apple diminuisce perché l'aumento del mercato è tradizionalmente più evidente nella fascia medio-bassa, quella in cui Apple non è presente. Questo fenomeno chiaramente non dovrebbe preoccupare più di tanto la casa di Cupertino perché comunque continua a vendere sempre di più del passato e perché non è interessata ai mercati di fascia bassa.
Microsoft, al contrario di Apple, con il suo Windows Phone, che si rivolge precisamente a tutti i segmenti di Android, dovrebbe essere seriamente allarmata dalla situazione attuale. Ritengo che Microsoft abbia sottovalutato molto l'impatto che ha avuto da un lato l'acquisizione di Nokia, dall'altro l'aver snobbato gli altri produttori di smartphone (se non sono stati loro a snobbare lei). Proprio perché si rivolge a tutte le fasce di mercato, Microsoft avrebbe dovuto fare dell'ampia offerta di dispositivi Windows Phone il suo cavallo di battaglia, esattamente come ha fatto Google per Android. Al contrario, invece, è stata dapprima realizzata una collaborazione privilegiata con Nokia, cosa che sicuramente ha fatto storcere il naso agli altri produttori, e poi si è comprata Nokia.
Con quest'ultima mossa, specie se il piano di far sparire il marchio finlandese verrà portato fino in fondo, Microsoft rischia seriamente di perdere (e i dati lo stanno dimostrando) tutto ciò che è stato faticosamente costruito negli ultimi due anni con gli ottimi Lumia realizzati da un marchio noto e famoso nell'ambito della telefonia come Nokia. Diciamocelo chiaramente: Nokia in ambito mobile (e non solo) è un marchio molto più amato di Microsoft ed è un errore pensare che farlo sparire abbia un impatto trascurabile. Del resto, Google è un marchio che ha il favore del mondo opensource, di chi usa internet ed ha puntato sulla differenziazione e sulle fasce di mercato più basse, Apple ha avviato la rivoluzione degli smartphone che stiamo vivendo ed è sinonimo di glamour, di qualità, di cura del particolare e di semplicità, Microsoft invece di puntare su differenti aziende tra cui un nome altisonante come Nokia, visto con favore in tutto il mondo, su cosa sta puntando? Sul fatto che su Windows Phone ci sia Office? Ma siamo seri suvvia...